La difficoltà per un bambino consiste nel capire le sue emozioni.
Accade spesso a chi a che fare quotidianamente con il mondo dell’infanzia di vedere bambini che non parlano, chiusi in se stessi, oppure costantemente arrabbiati con tutti e con la tendenza a reagire a ogni situazione in modo aggressivo.
Questo succede appunto quando i piccoli, pervasi da emozioni e sensazioni nuove e contrastanti, non riescono a capirle, a riconoscerle e a gestirle in modo adeguato e si trovano bloccati, dal punto di vista emotivo, in una situazione di confusione che li fa soffrire e che da soli non sono in grado di risolvere.
Quando un bimbo non riesce a comprendere quello che gli sta accadendo infatti si spaventa, si allarma e difficilmente riesce a comunicare ciò che sta provando.
Questa situazione rende più difficoltoso anche il ruolo di chi gli sta accanto e ha il compito di accompagnarlo lungo il cammino che lo porterà a scoprire, riconoscere ed essere in grado di esprimere e gestire il complesso mondo delle emozioni; una capacità determinante per la sua crescita che viene chiamata “Competenza Emotiva”.
L‘acquisizione di una buona competenza emotiva risulta fondamentale non solo per la crescita individuale del bambino, ma anche per migliorare le sue abilità sociali, cioè per sviluppare la capacità di creare rapporti soddisfacenti e produttivi.
Infatti la capacità di accogliere e gestire le proprie emozioni e quelle altrui è fondamentale anche per riuscire a capire meglio gli altri e quindi a rapportarsi con loro in modo positivo, in quanto le emozioni costituiscono il mediatore fondamentale tra sé e l’ambiente circostante.
Yoga per bambini si inserisce molto bene nel contesto emotivo, le tecniche yogiche hanno proprio il compito di aiutare chi le pratica a sviluppare maggiore consapevolezza di sé. Ma l’importanza di conoscere se stesso non arriva solo dalla tradizione indiana, la storia ne è piana... Sul frontale del tempio di Delfi è scritto: “Conosci te stesso...”.
Loredana Colitti